Quasi alla fine dell’800, in seguito alla delibera del consiglio comunale, si decise di individuare un’area per la costruzione di una centrale elettrica per la città di Sorrento. Il bisogno di energia elettrica cresceva di pari passo con lo sviluppo turistico e quindi, in pochi anni, si costruì e si collaudò il primo impianto. La struttura era composta dalla centrale vera e propria e da una grossa palazzina adiacente che potesse ospitare il personale preposto e gli uffici della centrale. Sul lato esterno venne costruita una fornace con un’imponente ciminiera di 30 m, che è tuttora visibile. Lo scopo di questa centrale era di illuminare la città, pertanto venne anche predisposta l’installazione delle lampade presso le principali strade del paese.
L’acqua che si necessitava per il funzionamento del macchinario dell’impianto, era quella proveniente dalla sorgente della Neffola. Questa sorgente esistente a Capodimonte, aveva un carattere torrenziale, pertanto si provvedette anche a realizzare delle vasche dove conservare l’acqua per il periodo estivo.
Attualmente la vecchia centrale ospita il centro per gli anziani.