Sorrento era una città difesa da una solida cinta muraria. Sui tre lati vi erano le mura di tipico tufo grigio mentre sul lato settentrionale a difesa vi era la costa alta sul mare. In questo punto vi era il Castello, con la porta principale d'ingresso.
La porta del Piano, Porta di Sant’Antonino o Porta di Castello era la principale porta della cittadina sorrentina. Ad essa si accedeva attraverso un ponte denominato di Porta. Superato il Ponte si entrava nella porta, sulla cui sommità era posta la Statua del Santo Antonino (oggi al centro di Piazza Tasso).
La posizione della statua, era verso l’esterno, come a voler dare il benvenuto, pertanto si alimentò la credenza popolare che “Sant’Antonino è amante degli Stranieri”.
Una volta dentro, sulla destra, vi era il castello costruito con ogni probabilità durante il 15° secolo. Il castello aveva sulla sommità una torre campanaria ed un orologio. La torre aveva la funzione di annunciare con i rintocchi della campana civica il pericolo imminente.
Il castello e la porta hanno conosciuto la loro fine durante il 19° secolo, sull’onda dei profondi cambiamenti urbani che investirono la città del Tasso in questi anni. Tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, il vallone è stato riempito e la zona del centro è stata unita alla parte fuori le mura.